User experience e usabilità

La causa del rapporto a volte difficoltoso tra l’uomo e gli oggetti non è da imputarsi ad una incapacità dell’utilizzatore, ma ad una progettazione poco coerente con il funzionamento della mente umana.

Un aiuto per risolvere questo problema è stato offerto negli ultimi decenni da una nuova dimensione della progettazione che mette al centro le caratteristiche e i bisogni degli utenti, focalizzandosi sul loro contesto d’uso: lo User Experience design.

UX design, acronimo di User Experience design altro non è che quell’insieme di processi atti ad accrescere la soddisfazione dell’utente migliorando l’usabilità di una pagina web, la sua facilità di utilizzo, l’intuitività e l’interazione. La User Experience è un approccio alla progettazione e al design che pone al centro l’utente, le sue motivazioni, i suoi valori e le sue emozioni. Si tratta di una disciplina che studia e valuta il modo in cui le persone si rapportano a un sistema, digitale o fisico.  Lo scopo di questo approccio è dunque quello di migliorare l’esperienza dell’utente, fornendogli esattamente ciò che desidera, senza troppe sovrastrutture o complicazioni.

Ci sono parecchi errori che possono influire durante la navigazione di un sito web ed è di vitale importanza prestare particolare attenzione a determinati aspetti durante la fase dello sviluppo.

Una delle variabili più importanti nella navigazione di un sito web è l’usabilità, che come avremo modo di vedere ha uno stretto legame con l’esperienza d’uso complessiva dello stesso.

L’usabilità è quella proprietà, nel nostro caso del sito web, che ne massimizza la semplicità e l’efficacia di utilizzo. Essa rappresenta un indicatore della distanza cognitiva tra il modello progettuale (il modello del progettista) e il modello dell’utente (il modello mentale sviluppato attraverso l’interazione con il sistema). Tale comunicazione che avvenire tramite “l’immagine del sistema”, ovvero l’informazione trasmessa dal prodotto fisico stesso, deve essere il più possibile congruente; più i due modelli si avvicinano infatti e maggiore sarà il livello di usabilità. L’ obiettivo è “rendere la tecnologia invisibile”, quasi come trasparente all’utilizzatore, il quale avrà modo dunque di concentrarsi esclusivamente sul proprio compito e non sul come utilizzare il sito.
E’ facile notare come la “Usability” sia strettamente legata al design comportamentale, aspetto su cui si concentrano coloro che operano proprio nel campo dell’usabilità.

I problemi d’usabilità nascono quando l’utente non riesce ad intuire le modalità di funzionamento del prodotto e deve necessariamente sforzarsi ad eseguire azioni molto lontane dalle sue aspettative e dalle sue normali modalità di esecuzione.

Jakob Nielsen, informatico danese, considerato la massima autorità sull’usabilità del web, descrive un metodo basato sull’impiego di un insieme predefinito di euristiche o linee guida derivanti dall’applicazione di tecniche di analisi fattoriale su 249 problemi di usabilità.

Egli definisce l’usabilità come la misura della qualità dell’esperienza dell’utente in interazione con qualcosa (dal sito web a qualsiasi altro strumento con il quale l’utente può operare), raccomandando le seguenti 10 caratteristiche, ormai diventate le linee guida generali da seguire nella progettazione del sito web:

  1. Visibilità dello stato del sistema
    Il sistema deve sempre tenere informato l’utente su cosa sta facendo, fornendo un adeguato feedback in un tempo ragionevole.
  1. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
    E’ sempre bene conoscere ed utilizzare il “linguaggio” degli utenti finali, ossia di coloro che utilizzeranno il prodotto software, con parole, frasi e concetti familiari all’utente, piuttosto che termini orientati al sistema, seguendo le convenzioni del mondo reale e facendo apparire le informazioni secondo un ordine logico e naturale.
  1. Dare all’utente controllo e libertà
    E’ buona norma lasciare agli utenti il controllo sul contenuto informativo del sito, permettendo loro di accedere facilmente agli argomenti presenti e di navigare a seconda delle proprie esigenze.  Gli utenti spesso selezionano delle funzioni del sistema per errore e hanno bisogno di una “uscita di emergenza” segnalata con chiarezza per allontanarsi da uno stato non desiderato senza dover passare attraverso un lungo dialogo.
  1. Consistenza
    Riportare in ogni pagina web elementi grafici sempre uguali conferma all’utente che si sta muovendo all’interno dello stesso sito. Gli utenti non dovrebbero aver bisogno di chiedersi se parole, situazioni o azioni differenti hanno lo stesso significato.
  1. Prevenzione dall’errore
    Occorre far sì che l’utente non cadi in errore o situazioni, ancora meglio di buoni messaggi di errore è un’attenta progettazione che eviti innanzitutto l’insorgere del problema. Eliminare le situazioni che possono provocare errori da parte dell’utente e chiedergli conferma prima di eseguire le azioni richieste.
  1. Riconoscimento più che ricordo
    Minimizzare il ricorso alla memoria dell’utente, rendendo visibili gli oggetti, le azioni e le opzioni. L’utente non dovrebbe aver bisogno di ricordare delle informazioni, nel passare da una fase del dialogo ad un’altra. Le istruzioni per l’uso del sistema dovrebbero essere visibili o facilmente recuperabili quando servono.
  1. Flessibilità ed Efficienza
    E’ bene dare agli utenti la possibilità di una navigazione differenziata all’interno del sito, a seconda della propria esperienza nell’uso del Web e del sito stesso.
  1. Estetica e progettazione minimalista
    I dialoghi non dovrebbero contenere informazioni irrilevanti, ogni informazione aggiuntiva compete con le unità di informazione rilevanti e diminuisce la loro visibilità relativa.
  1. Aiutare gli utenti a riconoscere, diagnosticare ed uscire dalle situazioni di errore
     I messaggi di errore dovrebbero essere espressi in linguaggio semplice (senza codici), indicare con precisione il problema e suggerire una soluzione costruttiva.
  1. Guida e documentazione
    Anche se è preferibile che il sistema sia utilizzabile senza documentazione, può essere necessario fornire un aiuto. La documentazione dovrebbe essere facile da ricercare e focalizzata sulle attività dell’utente, elencando azioni concretamente eseguibili e mantenendo dimensioni contenute.

Concludendo, l’interazione uomo-macchina deve essere considerata come una procedura cooperativa delle due parti e, proprio a fronte degli equivoci che possono nascere da entrambi è bene cercare di ridurre al minimo le possibili ambiguità con gli strumenti cognitivi applicati al web che abbiamo oggi a disposizione.